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Fool Jester nasce nello stato di New York, come aveva sempre desiderato.
Impagabile il vantaggio di avere la nazionalità statunitense (da quando la guerra nel Vietnam è finita, perlomeno), nella vita Fool Jester si giocherà spesso questa carta per trarne numerosi vantaggi.
"Lo sai che sono nato in America? Facciamo a casa mia o a casa tua?"
Alla veneranda età di due anni si trasferisce in Italia dove potrà smascherare personalmente la falsità del mito "pizza, mafia e mandolino". Mandolini, mai visti.
Il piccolo F.J. cresce dividendo il suo tempo libero tra lo studio e i mattoncini Lego. Componendo quindi costruzioni di notevole fattura in brevissimo tempo.
Ma, nell'infanzia, manifesta la sua cretività anche nel garage dei nonni fabbricando giocattoli di legno con i numerosi attrezzi disponibili.
"Abbiamo lasciato nostro figlio dai nonni così possiamo stare un po' tranquilli." dicevano i suoi genitori mentre il piccolo F.J. armeggiava con pialle, martelli, chiodi arrugginiti e seghe circolari.
Gli anni passano e F.J. non gioca più con i mattoncini colorati da un po'. Almeno dall'altro ieri. Anche perchè sua madre, a tradimento, li ha regalati tutti al figlio dei vicini. "Maledetta megera!", diranno loro, mentre il rendimento scolastico del suddetto figlio cadrà a picco a causa dei Lego ricevuti.
A 14 anni entra nell'Istituto Tecnico Agrario di Voghera. Un edificio sicuramente antico e maestoso, spesso circondato da una nebbia spettrale, dove lavorano i professori più bizzarri della regione e vengono insegnate materie dimenticate da Dio, che comunque il giovane studierà con dedizione.
Ma ora basta parlare di Harry Potter.
In questo periodo si sviluppa anche la sua passione per la musica che, fino ad allora, si limitava nello scaricare sporadicamente brani da Napster, comprare qualche cd di gruppi punk-rock e riascoltare, fino alla temperatura di fusione, le cassette dei primi due album degli 883. È così quindi che, compiendo il passo decisivo, acquista la batteria e si iscrive a scuola di musica.
Negli ultimi anni mette da parte la batteria dopo una profonda e sofferta intuizione.
"Non è giusto! Solo i cantanti e i chitarristi fanno colpo sulle ragazze!".
E così, per una strana associazione di idee, inizia a suonare il basso. Strumento che ancora oggi strimpella nel suo gruppo punk allestito con un paio di amici di vecchia data. Con i quali suona esclusivamente pezzi propri. Volete mettere la soddisfazione nel comporre pezzi che nessuno ascolterà mai?
Ma torniamo indietro, dopo il liceo. F.J. decide di continuare gli studi nel campo agrario, realizzando dopo solo un anno che non era il mondo che faceva per lui. Eppure quel mezzo lustro, passato a disegnare invece che seguire le lezioni, avrebbe dovuto far riflettere...
Ormai ventenne, entra nel tunnel del lavoro, ne uscirà solo un paio di anni dopo grazie agli sforzi di persone a lui vicine e terapie di gruppo che gli faranno conoscere le meraviglie della grafica digitale, di Photoshop e di Illustrator.
"Ciao a tutti, mi chiamo Davide (Fool Jester n.d.r.) e ho un lavoro."
"Ciao Davide, ti possiamo aiutare. Lo sai che potresti guadagnare disegnando?"
"..."
E così diventa disoccupato cronico.
O, in altre parole, un grafico, illustratore, web designer.
Inoltre Fool Jester scrive su FOTTESEGA, un blog satirico considerato uno dei più geniali, dissacranti e divertenti. Almeno dall'autore.